Sarà che ormai siamo quasi a fine anno, e quindi l’inclemenza meteo si fa più insistente, però alcune considerazioni ce le meritiamo.
Noialtri poveracci del VDS, ci portiamo appresso dei limiti meteorologici niente male; con oltre i 12 nodi - anche se belli dritti - generalmente si sta a terra.
Qualcuno vola, per carità, e fa bene; ma generalmente sono i responsabili dell’aviosuperficie, che chiudono l’attività.
Diciamo che il pilota, lui soltanto, decide se “prendere aria” o meno, le considerazioni interiori appartengono al rispettivo “io”. Questo però solo per quanto riguarda un vento con intensità sul filo del consentito; non così per la pioggia.
In questi casi, oltre ad un obiettivo pericolo per il volo, nessuno, neanche il fondo, può concedere il suo benestare. Le piste in erba sono sotto questo aspetto delicate e verrebbero distrutte dai solchi delle ruote. Ma gli stessi decolli e atterraggi, sarebbero in ogni caso problematici.
Vento forte o traverso, pioggia, perturbazioni, impegni di lavoro (si perché anche quelli sono impedimenti obiettivi al volo) insomma, non è tanto una questione di “ore di volo annue”, ma proprio di “numero dei voli all’anno”, ad essere davvero esigui. Noi comunque, voliamo per mero piacere, questo va detto, e se il tempo non è bello, il volo non può darne alcuno.
Si consideri, che tra "riffete & raffete", l’aspirazione massima di un ultralleggerista, è costituita dalle circa 30 ore annue; questo in relazione ad un aeroplano di medie prestazioni, in quanto con maggiori performance di crociera, è facile andare oltre, per via dei trasferimenti gradualmente più impegnativi consentiti dalla macchina. Per tutti gli altri, è molto più verosimile l’ipotesi di molte meno ore di volo, anche soltanto la metà di quelle auspicate.
Se però ci atteniamo al numero dei voli, diciamo che siamo quasi tutti sullo stesso livello. Voliamo in media tra le due e le quattro volte il mese, quindi una media di 3 volte;
cioè 30-35 volte l’anno. In questo il meteo ha le sue responsabilità, in quanto, se fosse più bonario, noi potremmo mediamente prendere il volo altre ulteriori 30 volte.
Qualcuno conosce qualche rito pagano per ottenere questa cosa? :-)
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Gigi (venerdì, 17 novembre 2017 16:54)
Oltre la pioggia, ma neppure tanta, da noi al nord, la chiusura dell'attività è data dalla nebbia, meno dal vento. Si comunque, le ore di volo sono quelle. Sono d'accordo nel considerare quanti voli, piuttosto che le ore volate.
Marco (martedì, 28 novembre 2017 18:35)
Diciamo che le 40 ore, le raggiungono in pochi, ancora meno chi le supera. Ma quelle sono "ore macchina", mentre le vere "ore pilota", sono davvero legate alle due fasi - decollo/atterraggio - che contraddistinguono ciascun volo.
Ciao