Assistenza, mutualità, condivisione
A volte si legge in giro che i piloti siano gente strana, un poco istrionici; si va bè, direte voi, ma per questo non c’è bisogno di mettere i piedi su un aeroplano.
Diciamo semplicemente che spesso, i nostri, lasciano il loro aspetto più puro in cabina, non se lo portano a terra.
Un vero peccato; non sarebbe certo uno spreco.
Ma c’è una caratteristica che invece li accomuna e promuove positivamente la categoria. La condivisione.
Non c’è in questo gelosia o egocentrismo. Semplicemente la spontaneità nel dare, con la quasi certezza di ricevere; perché nel volo, anche l’ultimo dei piloti, può dare qualcosa di importante al primo della classe.
Un bollettino, un aggiornamento, un report, un incivolo; un qualsiasi aspetto riguardante il mondo dell’aria, viene travasato, discusso. E se anche questo non dovesse coinvolgere in tempo reale un intero hangar (le cerchie vivono inizialmente al loro interno e solo dopo, si aprono all’esterno) alla prima occasione si può esser certi, che ogni singola conoscenza giunge alla disponibilità di tutti.
Nel mondo del volo, ciascun pilota deve davvero tanto a chi, prima di lui, ha imparato e tramandato, talvolta ad un costo inaccettabile, allo stesso prezzo della vita. E sono nomi e volti molto spesso sconosciuti, estranei persino alla stessa storia dell’aviazione.
La condivisione è quindi ancora più importante in una piccola comunità, dove non solo ci si conosce tutti, ma dove l’essere pilota, è di gran lunga più importante dei rispettivi livelli di stima
ed amicizia raggiunti.
Se un pilota ha bisogno di qualcosa, è un dovere morale e immediato assisterlo, da parte di chiunque sia al momento presente e disponibile. Ed è anche una gara di solidarietà, ciascuno in
relazione alle proprie esperienze e risorse del momento.
Si, in questo i piloti sono davvero uniti; non ci sono le differenze, il carattere di ciascuno e le ruvidità che inevitabilmente accompagnano qualsiasi rapporto. No! Assistere equivale ad essere assistiti, lo stesso valore, senza alcun riferimento al momento del dare-avere, su due piani inevitabilmente diversi, quanto ineluttabili.
Se tutto dovesse riiniziare e partire da questo punto, siamo certi che i piloti tutti, riuscirebbero a portare a terra il loro aspetto più vero e puro. Il migliore e certo il più utile alla comunità. Non rimane che provarci.
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Franco (un pilota) (martedì, 07 novembre 2017 17:40)
Angeli in volo, uomini in terra.
Così è sempre stato e così, sempre sarà.